Rosalía de Castro nasce a Santiago de Compostela nel 1837. Sebbene si dedichi alla scrittura di numerose opere in prosa, tra cui Il cavaliere con gli stivali azzurri, pubblicato per la prima volta in Italia da Cliquot, la sua fama è legata maggiormente alla produzione poetica in galiziano e castigliano.
È considerata una delle figure chiave del movimento del Rexurdimento e la sua raccolta di versi Cantares Gallegos segna l’inizio della letteratura contemporanea in lingua galiziana. Proprio all’amore per la sua terra sono dedicati la maggior parte dei suoi versi. Nelle sue poesie la de Castro si fa portavoce dello spirito del popolo galiziano, della sua irriducibile gioia di vivere, ma anche del dolore provato dai tanti immigrati costretti ad abbandonare la Galizia a causa delle difficili condizioni economiche. Intorno al 1867, poco dopo la pubblicazione della sua opera poetica più famosa scritta in castigliano, En las orillas del Sar, inizia una fase più personale in cui la de Castro tocca temi quali la solitudine spirituale, la paura della morte, la precarietà dei sentimenti, la vanità di ogni cosa. Grazie a questi versi, dal carattere intimista e romantico, verrà considerata una pioniera della poesia spagnola moderna. Muore a Padrón nel 1885.
(Nella foto: Rosalía de Castro immortalata nella banconota spagnola da 500 pesetas)