Una fanciulla indiana muore avvelenata da uno spasimante respinto. Un uomo è perseguitato dai nefasti poteri di uno sfavillante gioiello. La polizia indaga sull’oscuro omicidio del guardiano di un cimitero londinese. In un castello scozzese un vecchio professore vuole risolvere l’enigma della morte di una celebre attrice. In un angolo sperduto dell’India un crudele principe deve pagare le conseguenze delle sue scellerate azioni. A unire questo universo di gialli a tinte fantastiche c’è la penna tesa e sottile di Icilio Bianchi, autore della prima metà del Novecento di cui si sa pochissimo. Un mistero nel mistero, dunque, che Cliquot vuole svelare pubblicando questa raccolta di racconti apparsi per la prima volta nel 1907.
Con la prefazione di Enrico Rulli e le illustrazioni originali di Ottavio Rodella (Tavio).
Illustrazione di copertina di Riccardo Fabiani.
Dalla prefazione:
I racconti contenuti in questa antologia provengono tutti dalla Biblioteca fantastica dei giovani italiani (d’ora in poi BFGI).
La BFGI venne ideata dalla Società Editrice Milanese e vide la luce nel 1907. L’idea dell’editore era quella di pubblicare un volume contenente sedici novelle; prima del tomo, fece uscire nelle edicole, in fascicoli autonomi del costo di dieci centesimi, i singoli racconti che componevano l’antologia. Per acquisire lustro alla pubblicazione venne chiamato come curatore Luigi Motta e quale illustratore Ottavio Rodella (Tavio): il primo famoso scrittore d’avventure; il secondo apprezzato professionista. In ossequio al gusto dell’epoca, si alternarono opere di autori italiani ad altri stranieri. In realtà, gli autori erano tutti italianissimi. Lo stesso Icilio Bianchi venne presentato col proprio nome e con lo pseudonimo, assai trasparente, Ycil Whites (o anche Withes).
Contenuti:
Icilio Bianchi: chi è costui? (Prefazione di Enrico Rulli)
La seconda vita
L’anima dello specchio
La Goccia di fuoco
I fiori della morte
Il gran draken
La vendetta del vegliardo
La sirena