Può arrivare, nella vita, un momento di presa di coscienza che diventa uno spartiacque definitivo fra il “prima”, l’epoca della spensierata e forse felice ingenuità, e il “dopo”, il tempo della scoperta della propria natura e della ricerca di un proprio posto nel mondo. Ma chi varca il confine è destinato a perdere per sempre quella felicità originaria, e anzi a mettere in pericolo, con il suo spirito anticonformista, quella di chi vuol continuare a recitare la parte che il fato gli ha assegnato alla nascita.
Irene, giovane donna del Dopoguerra che, rifiutando l’agiatezza borghese preordinata che non lascia spazio all’autorealizzazione, insegue il sogno di una vita indipendente, comprende tutto ciò quando la sua giovane domestica Erminia decide di tornare dalla vecchia padrona, un’arida nobildonna che la tratta da sguattera ma che, così facendo, le riconosce un ruolo chiaro nella società.
E da questo evento in apparenza banale Irene si rimette completamente in discussione; tutto quanto, il lavoro, i rapporti sociali, nonché la sua storia d’amore con Pietro, giunge a un punto di svolta cruciale.
Pubblicato per la prima volta nel 1955 e mai più ristampato dagli anni Settanta, Prima e dopo di Alba de Céspedes è un intimo racconto su cosa significasse essere una donna intraprendente ed emancipata nell’Italia del Boom: e ciò che più colpisce è il renderci conto di come la riflessione di fondo, per quanto mutato sia il contesto, appaia ancora prepotentemente attuale.
Prefazione di Nadia Terranova.
Illustrazione di copertina di Alessandra Dalessandro.