Il vecchio Gilles Le Normant viene ritrovato morto nella sua casa alle porte di Parigi, in apparenza sbranato da una bestia feroce. All’ombra dell’animale, però, si nascondono l’identità di una donna di straordinario fascino e insaziabile malvagità e una cupa storia di magia e superstizione consumatasi tanti anni prima nell’Africa nera coloniale. E la ricerca dell’assassino si trasforma in un raccapricciante viaggio in un mondo di licantropia, torture e sacrifici umani.
Come tutti i più riusciti romanzi di Vasco Mariotti, anche La catena spezzata è un giallo fatto di intrecci narrativi intricatissimi, ambientazioni esotiche e uno spiccato gusto per situazioni macabre e fantastiche. Uscì per la prima volta a puntate – dunque vero e proprio romanzo d’appendice – nelle pagine del quotidiano “La Nazione” verso la metà degli anni Trenta, per trovare infine la sua destinazione più fortunata nel 1941 nei Romanzi del Disco Giallo Nerbini, collana dai contenuti ben più disinibiti e trasgressivi di quelli che offrivano all’epoca i rivali Gialli Mondadori.
Illustrazione di copertina di Riccardo Fabiani.