Certe persone assumono un ruolo talmente importante nella nostra vita che diventa impossibile liberarci di loro, neppure dopo anni, neppure dopo che se ne sono andate per sempre: le parole, le azioni di un tempo – a volte buone o semplicemente inconsuete, spesso cattive – si sono ormai attaccate alla nostra pelle e l’hanno penetrata; si sono fuse con noi. Ciò che resta è un’impronta che va al di là del bene e del male e si rivela nell’ombra di un’emozione radicata, nell’intuizione sottile di un movente, nell’accesso a stanze sconosciute dello spirito. Ed ecco allora che le otto storie contenute in questa raccolta firmata da Brianna Carafa – otto delicati ma spietati ritratti di altrettanti caratteri umani, con ogni evidenza ispirati a conoscenze dirette della scrittrice – sono in realtà un’unica grande storia: quella di chi la racconta. La scrittura è l’atto trascendente che fa perdere ai personaggi, e alle persone reali che vi stanno dietro, la loro natura corporea, e li trasforma in Angeli personali, impronte intime e al tempo stesso universali che possono toccare il cuore di tutti.
Prefazione di Ilaria Gaspari.
Questo volume, alla sua prima pubblicazione, comprende i racconti usciti nelle riviste letterarie “Paragone Letteratura” e “Botteghe Oscure” fra il 1957 e il 1978, più un inedito. Il titolo Gli angeli personali, rinvenuto fra i manoscritti autografi della fine degli anni Settanta, è un’idea dell’autrice.
Il disegno in copertina è di Brianna Carafa. Con quattro disegni suoi all’interno.
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