Jean Malaquais (1908 – 1998), di origini polacche, si trasferì in Francia e imparò la lingua in cui avrebbe scritto le sue opere soltanto da adolescente. Nel 1935, dopo anni di impieghi modesti, conobbe e lavorò per André Gide che ne individuò il talento.
Apolide, di origine ebraica e dalle idee marxiste, durante la Seconda guerra mondiale fu prigioniero nella Francia occupata. Scrisse poche opere prima di dedicarsi agli studi di filosofia: Les Javanais (I giavanesi, romanzo, 1939), Journal de guerre (diario, 1943), Coups de barre (racconti, 1944), Planète sans visa (Pianeta senza visto, romanzo, 1947), Le Gaffeur (La città senza cielo, romanzo, 1953). Fu anche traduttore verso il francese di Norman Mailer e Mircea Eliade.