Alberico Motta inizia l’attività di fumettista nel 1952, ancora studente, collaborando con l’Editrice Dardo dove ha occasione di crescere professionalmente realizzando copertine di Blek e Miki, fino a esordire con storie comiche su Cri-Cri e Chicchirichì.
Firma poi alcune storie di Cucciolo e Tiramolla per l’Alpe prima di accasarsi stabilmente presso le Edizioni Il Ponte di Bianconi. Per l’editore milanese, Motta crea nuovi personaggi (Pierino, Napoleone Sprint, Nerone, Ursus e altri) e scrive sceneggiature per centinaia di soggetti, da Geppo a Braccio di Ferro, da Soldino a Trottolino, da Felix a Tom e Jerry, lanciando successi come Provolino e Pinocchio. La sua ultima creazione per Bianconi è la serie di culto Big Robot. Negli anni Ottanta collabora con Disney per Topolino e altre testate, realizzando poi anche fumetti per l’estero (Fix und Foxi) e collaborando a varie testate di giochi ed enigmistica.