Calogero Ciancimino nacque a Sciacca (AG) il 14 marzo 1899. Poco dopo aver intrapreso gli studi umanistici, si imbarcò come mozzo su un brigantino a palo (una vecchia biografia racconta che furono i genitori a costringerlo, per punizione a causa del carattere irrequieto) che salpava da Palermo per l’America del sud.
Il veliero naufragò in vista delle coste della Guyana francese e lui si salvò per miracolo con altri membri dell’equipaggio. Ritornato in patria, si dedicò con convinzione gli studi nautici e si diplomò Capitano di lungo corso a 20 anni.
Attivo nella scrittura soltanto fra 1932 e il 1936, pubblicò una quindicina di romanzi d’avventura, alcuni dei quali assieme al più noto Luigi Motta di cui fu anche ghost writer. La sua opera, pur attingendo alla tradizione salgariana, è particolarmente originale perché arricchita delle esperienze marinaresche dell’autore e orientata, in alcune delle storie più riuscite, verso lo spionaggio e la fantascienza, tanto che oggi Ciancimino è da considerare uno dei precursori dei due generi in Italia.
Grande successo ebbe all’epoca la saga western in fascicoli settimanali del «Figlio di Buffalo Bill», che lo scrittore ideò e che fu poi proseguita da molti altri autori. Ciancimino scrisse sei storie con protagonista Cody junior, fra cui Il figlio di Buffalo Bill (Aurora, Milano 1934), Nelle praterie col figlio di Buffalo Bill (Edizioni Grandi Avventure, Milano 1935) e Ultime avventure del figlio di Buffalo Bill (E.G.A., 1936).
Di stampo avventuroso più classico è il breve ciclo del Bandito del Rio delle Amazzoni, composto dai due romanzi Il bandito del Rio delle Amazzoni e Il budda di smeraldo (entrambi E.G.A., 1935).
Ma agli occhi del lettore moderno le sue opere più importanti, in corso di ripubblicazione da parte di Cliquot, rimangono il ciclo di spionaggio della Sfinge Gialla (Il mistero della Sfinge Gialla e Le bare di granito, E.G.A., 1935) che prende spunto dalla saga del dottor Fu Manchu di Sax Rohmer (e nel quale lo studioso salgariano Felice Pozzo ha rintracciato modelli che saranno poi utilizzati da Ian Fleming per il suo 007) e i romanzi di fantascienza ricchi di invenzioni strabilianti: Il prosciugamento del mediterraneo (con L. Motta, Ceschina, Milano 1931), Negli abissi, per sempre… (con L. Motta, E.G.A., Milano 1935) e Come si fermò la Terra (E.G.A., 1936).
Ciancimino scrisse anche tre saggi di ambito marinaro: I sommergibili nella Guerra mondiale (E.G.A., 1935); Corazzate: le più grandi battaglie navali 1914-18 (E.G.A., 1936) e Incrociatori corsari (E.G.A., 1936).
Scomparve prematuramente per malattia il 14 gennaio 1936 a Milano.